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PENSIONI, SALARI, LAVORO: LA VERA SVOLTA

Dopo la truffa di "Quota 100" non è più consentito giocare con la vita di lavoratrici e lavoratori, né tantomeno rovinare quella dei giovani. Un governo che dichiara di voler rilanciare lo sviluppo economico del Paese non può prescindere dalla ricerca della massima occupazione possibile, dallo sblocco del turnover, dal ripristino della quiescenza nel momento in cui si raggiungono i trentacinque anni di contributi e/o al raggiungimento dei 65 anni di età. L'attuazione del PNRR è l'occasione giusta per riformare in maniera strutturale e definitiva il sistema pensionistico italiano integrandolo nella relativa manovra economica. Infatti, rilanciando gli investimenti pubblici con i fondi dedicati, sbloccando - in considerazione dell'aumento dell'inflazione - la massa di risparmi accantonati in banca e in posta dagli italiani, aumentando i salari, bisogna generare un circolo virtuoso. Un vero e proprio effetto moltiplicatore: l'aumento della domanda spinge la produzione; il cui aumento porta a un incremento del reddito; la crescita del reddito favorisce ulteriormente il consumo che a sua volta genera un aumento della domanda così via. Riforma delle pensioni, massima occupazione possibile, aumenti salariali: se non ora, quando?




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