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LA COREA DEL NORD HA IL DIRITTO DI DIFENDERSI

La Corea del Nord ha testato per la prima volta un nuovo tipo di drone subacqueo, in grado di generare tsunami radioattivi.  al largo della costa nord-orientale del Paese, ha navigato a circa 80-150 metri di profondità in un percorso ovale nel mar del Giappone per ben 59 ore e 12 minuti. Alla fine ha raggiunto un punto predefinito allestito come un finto porto nemico ed è esploso. L'agenzia di stampa KCNA ha spiegato che le capacità del drone sono di «penetrare furtivamente nelle acque operative e provocare uno tsunami radioattivo su larga scala per distruggere i gruppi d'attacco navali nemici». I media nordcoreani hanno pubblicato anche alcune foto del varo del drone, il cui dispiegamento operativo ha ricevuto il via libera dal Plenum del Partito dei Lavoratori dello scorso dicembre. II lancio ha sorpreso analisti e osservatori che non si aspettavano il rapido dispiegamento da parte del Paese di armi nucleari così avanzate. La RPDC aveva promesso una 'risposta senza precedenti' alle vaste esercitazioni militari congiunte, ancora in corso, di Stati Uniti e Corea del Sud. Non è un caso che l'annuncio del lancio del drone subacqueo arrivi il giorno dopo che Usa e Corea del Sud hanno effettuato il più grande test di sbarco degli ultimi anni, coinvolgendo una nave d'assalto anfibio americana - la USS Makin Island - arrivata nei giorni scorsi al porto di Busan. Alle esercitazioni militari navali, che termineranno il 3 aprile, prendono parte circa 12 mila marinai e marines, 30 navi da guerra, 70 aerei e 50 veicoli d'assalto anfibi. Un dispiegamento di forze imponente, che il governo popolare ha definito una «prova di invasione» e che aveva anticipato con il lancio di quattro missili da crociera al largo della sua costa orientale. La settimana scorsa era stato invece sparato un missile balistico intercontinentale in concomitanza delle esercitazioni militari aeree condotte sempre da Usa e Corea del Sud. Nel corso di queste esercitazioni militari le forze armate statunitensi hanno dichiarato di aver condotto il primo addestramento per il dispiegamento di un lanciatore «remoto» del sistema di difesa missilistica

THAAD (Terminal High Altitude Area Defense) in Corea del Sud. In questi giorni, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha tenuto un discorso molto duro nei confronti della Corea del Nord che "pagherà per le sue sconsiderate provocazioni" sffermandi, tra l'altro che "il nostro governo e le nostre forze armate rafforzeranno drasticamente il sistema sudcoreano a tre assi" - difese antimissile, sistemi di attacco preventivo e programmi di decapitation strike - e "rafforzeranno la cooperazione in materia di sicurezza con gli Stati Uniti e il Giappone".

Purtroppo, i giorni in cui i due presidenti, Kim Jong-un e Moon Jae-in, si tenevano per mano lungo la zona smilitarizzata al confine tra i due Paesi sono più lontani che mai e le provocazioni americane più decise che mai. Ma la RPDC ha fatto chiaramente capire che difenderà strenuamente la propria indipendenza!!




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