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IL COMUNISMO: È POSSIBILE REALIZZARE LE SUE SPERANZE

La percezione o l'immagine che abbiamo del Comunismo è, purtroppo, l'eredità che al mondo ha lasciato il ventennio (1964-1984) brezneviano. Brezhnev ha gettato le basi per la definitiva caduta di un regime e, appunto, di un'idea di sistema sociale che nulla ha in comune con la teoria e con la prassi socialista quali tracciate dal pensiero di Marx ed Engels e dalle realizzazioni della Rivoluzione di Ottobre. Brezhnev è stato il dirigente politico mondiale che ha teorizzato e messo in pratica la "sovranità limitata" dei paesi dell'Europa Orientale - che ancora oggi in quei paesi contribuisce ad alimentare odio verso i russi memori dell'imposizione delle linee guida del Cremlino, di una cappa burocratica calata da funzionari di partito rispondenti solo alla nomenclatura del Politiburo sovietico. Brezhnev è stato colui che ha, manu militari, imposto ai paesi dell'Africa e dell'Asia il potere sovietico in funzione antiamericana negli anni in cui il "multipolarismo" era lotta armata - diretta con l'invio di carri armati ed indiretta con l'organizzazione di colpi di Stato - tra socialimperialismo russo e imperialismo americano, con il movimento dei Paesi "non allineati" posto ai margini dello scenario politico mondiale. Brezhnev ha soffocato le conquiste della Rivoluzione di Ottobre, le speranze di rinascita dalle macerie della guerra per un popolo che sperimentò con 25milioni di morti la brutalità del nazismo. La "primavera di Praga" segnò la definitiva rottura tra il socialimperialismo russo ed il PCI di Longo e poi di Berlinguer. La risposta politica dei comunisti italiani è stata nel tempo suicida: hanno liquidato il più grande partito comunista europeo, quello che avrebbe potuto dopo la caduta del muro di Berlino riscoprire e riscrivere teoria e prassi del comunismo in Europa ed avrebbe (non lo sapremo mai) potuto contribuire in maniera forse determinante a frenare la nascita di un capitalismo cosmopolita nel vecchio Continente con tutte le derivazioni economiche, politiche e sociali che stiamo vivendo. Il comunismo dovrà tornare ad essere elaborazione teorica e costruzione pratica di una società armonica del bene collettivo, della giustizia sociale, dell'abolizione dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo mediante l'apporto di un partito che detti le linee guida del superamento della società capitalista organizzando le masse popolari e con esse, in cinghia di trasmissione, contribuisca ad eliminare l'oppressione burocratica e la dittatura dei circoli finanziari. In Italia, in Europa, nel Mondo.




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