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IL PIANO MATTEI: UN GRANDE BLUFF

Nei confronti dei paesi africani non c'è solo la concreta differenza tra l'operato di Enrico Mattei - in contrasto con le «Sette sorelle» per quanto riguardava la politica energetica da sviluppare con il concorso di quei paesi, da imperialista e predatoria a partecipativa e paritaria mediante il ristorno della maggior parte dei guadagni ottenuti dalle estrazioni petrolifere dell'Eni - che segnò la sua condanna a morte e l'operato di Giorgia Meloni che vuole attrarre - cofinanziando attività estrattive in quei paesi - le materie prima da destinare all'Europa in un hub tutto italiano. Nei confronti dei paesi africani, i cui leadership convocati a Roma non avevano ricevuto neanche l'agenda dei lavori, il governo italiano sta consumando una vera e propria truffa finanziaria e politica. Innanzitutto finanziaria, nella misura delle risorse iniziali stanziate che sono solo 5 miliardi e mezzo di euro da dividere in più anni e provenienti da due fondi gia esistenti, quello per il Clima e quello per la Cooperazione e lo Sviluppo. E poi, anche dal punto di vista politico in quanto Meloni ha accennato in maniera generica ad alcuni "progetti pilota" che per la maggior parte dei casi consistono in azioni già in essere o che sembrano ricalcare iniziative promosse negli anni scorsi, la cui origine risale anche a diverso tempo addietro. Come in alcuni casi ammesso dalla stessa Presidente del Consiglio soprattutto relativamente ai grandi collegamenti energetici: l'elettrodotto Elmed o il corridoio Sud dell'idrogeno, infrastruttura peraltro sviluppata a livello europeo. Ma anche quando la premier non ne fa cenno, si rintracciano nei progetti presentati come nuovi, tracce di piani operati del passato. Innanzitutto, l'idea di sviluppare la filiera dei biocarburanti in Kenya è, in realtà, un'operazione pensata dall'Eni nel 2021 che la stessa azienda dell'energia descrive sul suo sito come "in stato avanzato" avendo attivato già 50mila agricoltori in territorio keniota. Meloni si è limitata a cambiare obiettivo: dai 200mila soggetti coinvolti entro il 2026, si passa a 400mila, entro il 2027: stime già riviste al rialzo dalla compagnia energetica. Poi l'idea di riqualificare le scuole in Tunisia laddove, in realtà, già dal 2019 c'era traccia di un programma di questo tipo - che prevedeva di finanziare con i fondi alla Cooperazione allo Sviluppo la ristrutturazione di scuole primarie, la creazione di mense e servizi igienici - poi rilanciato a settembre 2023 dall'allora ambasciatore a Tunisi che oggi è consigliere diplomatico di palazzo Chigi. Stesso discorso per un altro degli interventi citati da Meloni, quello relativo alla creazione di un centro agroalimentare, che valorizzi le esportazioni dei prodotti locali, in Mozambico: trattasi del complesso di Manica, distrutto da un ciclone nel 2019 laddove, per la sua ricostruzione, il nostro governo ha stanziato tra il 2021 e il 2022 quasi 40 milioni di euro. Anche sul lato dell'energia e del clima, la presidente del Consiglio dei ministri elenca interventi già programmati dal ministero competente: il recupero ambientale di alcune aree e risanamento delle acque in Etiopia già concordato a dicembre 2023 dal ministro dell'Ambiente mediante un'intesa con governo di quel Paese per la fornitura di un sistema di captazione delle risorse idriche. Così come, sempre il ministero dell'Ambiente a fine 2022 ha firmato un memorandum con il Marocco che prevede, tra l'altro, la formazione di giovani imprenditori nel campo della green economy, l'incentivo per il lancio di nuove startup, la creazione di cinque incubatori di impresa a livello universitario e di una piattaforma per lo scambio e la condivisione sui temi delle tecnologie verdi. Questo progetto viene rilanciato da Meloni per realizzare nello Stato maghrebino un centro di eccellenza per la formazione professionale sul tema energie rinnovabili. Alla fine della fiera mi appare chiaro che sotto il nome roboante del «Piano Mattei» si sia raccolto neanche tutto quello che l'Italia già faceva, nella sua opera di cooperazione con il continente africano.




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