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I FATTI DI COLONIA E LA CIVILTÀ EUROPEA

La brutale e sistematica violenza di massa avvenuta a Colonia (ma più il tempo passa e più emergono altri casi in Europa) ci pone di fronte ad un pericoloso dilemma, assolutamente non riconducibile all'accoglienza dei profughi dalle zone di guerra ma ad essa comunque connesso in un quadro più ampio che è l'integrazione in Europa con donne ed uomini di fede e cultura islamica: che fare?
Troppo semplicisticamente l'opinione pubblica europea si potrebbe dividere tra chi riduce la gravità dei fatti accaduti a fenomeni di delinquenza e chi partendo da quanto accaduto ripropone la richiesta di respingimento...
Troppo squallidamente personaggi come Sallusti possono parlare di attacchi terroristici alla cultura europea da parte degli islamici...
Il problema è più serio, tremendamente più serio e profondo di quello che sembra un gesto di ordinaria follia di un branco di uomini.
Oggi in Europa è a rischio il rispetto della donna, del suo corpo e del suo ruolo sociale, della sua ragione di esistere...ci sono voluti secoli di sofferenze ed anni di battaglie per dare alle donne un ruolo parimenti forte e centrale nello sviluppo familiare, politico, economico e sociale della nostra Europa...
Tutto questo manca in vaste zone del mondo ancora in via di sviluppo (che non è solo di tipo economico e politico) e manca decisamente nel mondo islamico...sono all'ordine del giorno casi di donne picchiate in famiglia oppure emarginate nel mondo del lavoro oppure escluse dai diritti politici e civili oppure brutalmente molestaste o violentate in strada...
Questo è l'unico, grande, immane problema che le istituzioni ed i popoli europei hanno in carico - e devono farsene carico - per favorire una corretta ed ordinata accoglienza e costruire una migliore e proficua integrazione tra uomini e donne di diverse culture, religioni, usi e costumi...
Dobbiamo aiutare concretamente gli uomini che accogliamo da terre lontane e martoriate a capire che la richiesta all'Europa di aiuto per rifarsi una vita migliore, per dare una speranza ed un futuro ai propri figli, passa inevitabilmente dall'accettare le leggi europee, le usanze europee, i diritti ed i doveri europei, il rispetto per la donna e per il suo ruolo nella famiglia e nella società europee...
Dobbiamo tutti, ognuno per la sua parte come istituzioni e come semplici cittadini, aiutare gli immigrati a saltare il fosso dalla barbarie teocratica alla civiltà dei diritti umani e farlo nel più breve tempo possibile...il flusso di immigrati è ormai irrefrenabile ed in Europa non possiamo più tornare al Medioevo ma dobbiamo assumere sulle nostre spalle il gravoso ma necessario compito storico di condurre al futuro intere popolazioni ancora oggi avvolte nella nebbie dell'oscurantismo...a partire dal rispetto per la donna in quanto essere umano!!

Gennaio 2016




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